martedì 28 aprile 2009

Fantasia

Wonderful life


Here I go out to sea again
The sunshine fills my hair
And dreams hang in the air

Gulls in the sky and in my blue eyes
You know it feels unfair
There's magic everywhere

Look at me standing
Here on my own again
Up straight in the sunshine

No need to laugh and cry
It's a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It's a wonderful wonderful life

The sun's in your eyes
The heat is in your hear
They seem to hate you
Because you're there

And I need a friend
Oh I need a friend to make me happy
Not stand here on my own

Look at me standing
Here on my own again
Up straight in the sunshine

No need to laugh and cry
It's a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It's a wonderful wonderful life

I need a friend
Oh I need a friend
To make me happy
Not so alone

Look at me standing
Here on my own again
Up straight in the sunshine

No need to laugh and cry
It's a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It's a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It's a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It's a wonderful wonderful life

Wonderful life
Wonderful life

giovedì 23 aprile 2009

23/04/09 h. 9:45

Ci sono due tipi di morte: quella della ragione e quella del corpo, ma solo della seconda abbiamo paura? Non è più doloroso essere morti da vivi?

martedì 21 aprile 2009

Il Passato


Il Passato

E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.

Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!

Emily Dickinson

giovedì 16 aprile 2009

Gioia e Dolore


La vostra gioia è il vostro dispiacere smascherato.
E lo stesso pozzo dal quale si leva il vostro riso,
è stato sovente colmato dalle vostre lacrime.
E come potrebbe essere altrimenti?
Quanto più il dolore incide in profondità nel vostro essere,
tanta più gioia potrete contenere.
La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa coppa
che è stata scottata nel forno del vasaio?
E il liuto che calma il vostro spirito non è forse
il legno stesso scavato dai coltelli?
Quando siete felici guardate nelle profondità del vostro cuore
e scoprirete che ciò che ora vi sta dando gioia è soltanto
ciò che prima vi ha dato dispiacere.
Quando siete addolorati guardate nuovamente nel vostro cuore
e vedrete che in verità voi state piangendo per ciò
che prima era la vostra delizia.
Alcuni di voi dicono: “La gioia è superiore al dolore,”
e altri dicono: “No, il dolore è superiore.”
Ma io vi dico che essi sono inseparabili.
Giungono insieme e quando uno siede con voi alla vostra mensa,
ricordatevi che l’altro giace addormentato sul vostro letto.
In verità siete sospesi tra dolore e gioia come bilance.
Solo quando siete vuoti siete immobili ed equilibrati.
Quando il tesoriere vi solleva per pesare l’oro e l’argento,
la vostra gioia o il vostro dolore devono necessariamente alzarsi o cadere.


Tratto dal libro di Kahlil Gibran, Il Profeta

venerdì 10 aprile 2009

Cupido

Del resto, non è forse del tutto cieco quel Cupido, che è artefice e padre di ogni legame? E come il brutto gli appare bello, così fa in modo che anche a ciascuno di voi sembri bello ciò che gli è toccato in sorte, che il vecchio ami la sua vecchia, e il ragazzo la sua ragazza.

 

Erasmo da Rotterdam

 

martedì 7 aprile 2009

Gioco della Follia




Osservate con quanta previdenza la natura,

madre del genere umano

ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia.

Infuse nell'uomo più passione che ragione

perchè tutto fosse meno triste, difficile, brutto,

ispido, fastidioso.

Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza

la vecchiaia neppure ci sarebbe.

Se solo fossero più fatui,

allegri e dissennati

godrebbero felici di un'eterna giovinezza.

La vita umana non è altro che un gioco della Follia.

 

[Erasmo da Rotterdam]

 


domenica 5 aprile 2009

L'arte

"L'arte è un abito fattivo, con vera ragione, di quelle cose che non sono necessarie, il principio delle quali è non nelle cose che si fanno ma in colui che le fa."

 

[Benedetto Varchi]