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mercoledì 14 gennaio 2015

Recensione: "Ladri di sogni" di Maggie Stiefvater

Ladri di sogni
Serie: The Raven Cycle #2
Autore: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Pagine: 519
Prezzo: 16 € cartaceo – 9,99 € ebook

Trama:
La magica linea di prateria è stata risvegliata e la sua energia affiora. I ragazzi corvo, un gruppo di studenti della scintillante Aglionby Academy, sono sulle tracce del mitico re gallese Glendower, che dovrebbe essere nascosto nelle colline intorno alla scuola. Con loro c'è Blue, che vive in una famiglia di veggenti tutta al femminile. A lei è stato predetto più volte che quando bacerà il ragazzo di cui sarà davvero innamorata, questi morirà. Sulle prime sembra che il suo cuore batta per Adam, ma forse è Gansey quello che ama davvero... Intanto Ronan s'inoltra nei suoi sogni, da cui può uscire di tutto. Del resto è uno che ama sfidare il pericolo. Mentre il tormentato Adam, con un passato pesante alle spalle, s'inoltra sempre più in se stesso, cercando una sua strada nella vita. Nel frattempo c'è un individuo sinistro che è anche lui sulle tracce di Glendower. Un uomo pronto a tutto.
Dunque… libro bellissimo, ma... questa volta c'è un ma! Ammetto che all’inizio la storia ha faticato un po’ a prendere il ritmo, ed è per questo motivo che, come vedrete, non ho dato il punteggio pieno.
Partiamo dal presupposto che la Stiefvater ha uno stile semplicemente UNICO nel suo genere: tante descrizioni, spesso a discapito dei dialoghi, tante frasi molto lunghe e complesse (perfino in italiano), ma anche tanta originalità e fantasia nel rendere vivi gli oggetti, i personaggi, i luoghi e tutto ciò di cui parla. Le sue opere che ho letto (Raven boys e la trilogia dei lupi di Mercy Falls) sono sempre piene di parole “colorate” e strane, ma che rendono meravigliosamente animato un testo altrimenti monotono! Finora come originalità non ho mai trovato altri come lei, la adoro proprio tanto tanto!

Mentre Gansey faceva strada, Noah disse a Ronan: "So perchè sei arrabbiato."
Ronan sogghignò, ma il suo battito aumentò. "Allora dimmelo, profeta."
"Non è compito mio svelare i segreti degli altri" disse Noah.

In Ladri di sogni all’inizio devo ammettere che per qualche oscuro motivo non riuscivo ad entrare appieno nella storia… o forse era la storia che non era “cominciata” del tutto… sta di fatto che è solo da circa la metà in poi che sono stata letteralmente “risucchiata” nel suo mondo… tra sogni tangibili, misteri da risolvere, segreti da svelare e pericoli in agguato, i Ragazzi Corvo e Blue mi hanno di nuovo rapito il cuore! Tanto, tantissimo amore per Ronan, che è un ragazzo così unico, complesso, e tormentato… Gansey, che sembra indossare una maschera con due facce, una più bella dell’altra… Adam, forse meno presente che nel primo, ma più oscuro che mai… e Blue… che invidio troppo! Noah, quando si degna di esserci invece, è davvero dolce! :-3

Kavinsky pareva bruciato. "O stai con me, o contro di me."
Il che era ridicolo. Era sempre stato Ronan contro Kavinsky. Non c’era mai stata una possibilità di 'con'. "Non saremmo mai stati io e te."
"Ti darò fuoco." disse Kavinsky.
Il sorriso di Ronan era affilato come un rasoio. Era già stato bruciato. "Ti piacerebbe."
Kavinsky fece una pistola con pollice e indice e la puntò alla tempia di Ronan. "Bang" disse dolcemente, e ritrasse la pistola finta. "Ci vediamo in strada."

Se pensate che troverete delle risposte agli interrogativi coi quali avete concluso la lettura di Raven Boys… beh vi dico che qualcosa verrà svelato, ma ahimè terminerete questo volume con ancora più domande!
È vero che la linea di prateria si è risvegliata, che Ronan rivelerà un segreto importante riguardo ai suoi sogni, che Adam dovrà scendere a patti con ciò che ha fatto, ma è anche vero che tutto è amalgamato in modo molto strano, e le vicende lasciano più dubbi di quanti ne risolvono.
Non posso proprio dire nulla sulla trama, anche perchè non mi piace anticipare le cose... però se avete amato il primo penso vi prenderà molto anche questo volume.. se invece non siete impazziti per Raven Boys, probabilmente questa serie non fa per voi! Perchè le stranezze e gli interrogativi restano, il modo di scrivere è il medesimo, quindi...
Misterioso, unico, originale, strano e colorito sono gli aggettivi che userei io per descrivere questo libro… e voi, lo avete letto o avete intenzione di farlo?


Qui di seguito, da evidenziare, c'è una domanda che rivolgo SOLO A CHI HA GIA' LETTO "BLUE LILY, LILY BLUE"! Se non l'avete letto NON EVIDENZIATE PERCHE' CONTIENE SPOILER!
Ragazzi, ho bisogno di sapere se Kavinsky è definitivamente morto! L'ho adorato è mi ha pianto il cuore vederlo morire! Con Ronan... erano troppo belli insieme!! ç__ç ...Chi ha letto il terzo volume, potrebbe lasciarmi un commento con scritto se "tornerà" in qualche modo o no? Mi basta un SI o NO! Thank you so much!!! *w*

lunedì 3 marzo 2014

Chi ben comincia #3 - Raven Boys


Chi ben comincia è una rubrica settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, che ha lo scopo di riportare l'incipit di un libro -già letto, in lettura o da leggere- che ci aiuterà a capire se la lettura potrebbe interessarci o meno.

Le regole da seguire:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Buon inizio di settimana a tutti! Oggi ho pescato un libro che ho amato tantissimo della strepitosa Maggie Stiefvater....



Raven Boys
The raven cycle #1
Maggie Stiefvater

Blue Sargent non ricordava più quante volte le avessero detto che avrebbe ucciso il suo vero amore. La sua famiglia si occupava di predizioni. Predizioni che tendevano, tuttavia, a essere abbastanza generiche. Frasi come: Oggi ti accadrà qualcosa di terribile. Potrebbe avere a che fare con il numero sei. O: Soldi in arrivo. Apri la mano. O: Ti spetta una decisione importante, e non si prenderà da sola. Ma a quelli che entravano nella piccola casa azzurra al numero 300 di Fox Way non importava l’imprecisione dei loro auspici. Era diventato un gioco, una sfida, scoprire il momento esatto in cui le predizioni si sarebbero avverate. Così che, qualora un furgoncino con a bordo sei persone si fosse schiantato contro la macchina di un cliente due ore dopo aver ricevuto il suo pronostico medianico, quest’ultimo avrebbe potuto annuire con una sensazione di soddisfazione e sollievo. Quando un’altra cliente in cerca di un’entrata extra avesse ricevuto l’offerta da parte di un vicino di comprare il suo vecchio tosaerba, si sarebbe potuta ricordare la promessa di soldi in arrivo e avrebbe venduto il tosaerba sapendo che l’affare era già stato predetto. O nel momento in cui un altro cliente ancora avesse sentito sua moglie dire Dobbiamo prendere una decisione, avrebbe ricordato quelle stesse parole pronunciate da Maura Sargent davanti a una scelta di carte e sarebbe passato subito all’azione. Ma la natura imprecisa dei presagi li impoveriva un po’ del loro potere. Le predizioni potevano essere interpretate come coincidenze, casualità. Erano la risata sommessa di quando incontri un vecchio amico in un parcheggio del Walmart. Un brivido nel momento in cui il numero diciassette appare su una bolletta dell’elettricità. La percezione che anche se hai scoperto il futuro, ciò non cambierà il modo in cui vivi il presente. Erano la verità, ma non tutta la verità.

Che ve ne pare?? Io l'ho trovato una lettura fantastica, magica, misteriosa e non vedo l'ora che esca il seguito!!


lunedì 9 settembre 2013

Voglio

"Sono solo al mondo, eppure non abbastanza solo da rendere sacra ogni ora. Sono umile in questo mondo, eppure non abbastanza umile da essere per te soltanto un oggetto, penetrante, misterioso. Voglio la mia volontà, e voglio assecondarla, mentre si traduce in azione. E voglio, in questi tempi silenziosi e a tratti incerti, stare con qualcuno che sappia, altrimenti da solo. Voglio riflettere su di te ogni cosa, e non voglio mai essere o troppo cieco o troppo vecchio per conservare al mio interno la tua profonda immagine vacillante. Voglio aprirmi. Non voglio ripiegarmi da qualche parte. Perché lì, dove mi chiudo, sono una bugia di me stesso."

Poesie, Rainer Maria Rilke

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