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sabato 28 febbraio 2015

Recensione: "Cercando Alaska" di John Green

Cercando Alaska
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 324
Prezzo: 14,00 € cartaceo – 4,99 € ebook

Trama:
Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. SPOILER NELLA TRAMA (assurdo! è_é), CONSIGLIO DI NON EVIDENZIARE! Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice, e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte?

Signore e signori, c’è poco da fare, l’ennesimo libro di John Green si è rivelato l’ennesimo capolavoro.. badate, io non parto prevenuta, penso che potrebbe anche non piacermi un suo libro… e invece finora nada! Tutti adorati! Non so come ci riesca, ma crea dei personaggi così unici e speciali che li vorrei tutti come amici, vorrei vivere all’interno del libro con loro, divertirmi grazie ai loro scherzi, intavolare discussioni profonde sulla vita… e invece non posso, accidenti!

Se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.

In sé la storia è molto semplice, Miles si trasferisce in una scuola e va a vivere nel dormitorio annesso.. conosce un compagno di stanza assurdo, il Colonnello, e i suoi amici, Takumi ed Alaska. E da lì inizia tutto. Come sa chi ha letto almeno un libro di questo autore, arrivati alla fine non è facile descrivere ciò che si è letto… ho trovato discorsi filosofici, assurdità che mi hanno fatto ridere tanto, pensieri e sentimenti anche tristi… e, come sempre, grazie a questo libro mi sono portata a casa un bel bagaglio di riflessioni importanti! Non so bene cos’altro dire… anche Alaska, sebbene è stata il personaggio che ho amato di meno, mi è piaciuta molto… per la sua forza, così legata alla sua fragilità.. per il suo modo strano di essere amica di tutti, per la sua storia triste e per avermi fatto riflettere su molte cose!

Arriva il momento in cui ci rendiamo conto che tutti quelli che si avventurano nel mare dell’esistenza finiscono per essere trascinati al largo dalla risacca – che, per farla breve – ce ne andremo tutti.

Insomma, altro libro, altro amore, altro pezzetto di cuore che ho lasciato tra le pagine!

mercoledì 27 agosto 2014

Recensione: "Città di carta" di John Green

Città di carta (Paper towns)
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 396
Prezzo: 14 € cartaceo, 7,99 € ebook

Trama:
Quentin Jacobsen è sempre stato in­namorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembra­va essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l’ultima.

Altro libro di Green => altro capolavoro. Beh non è che la cosa fosse sicura, infatti fino all'ultimo sono stata indecisa se lanciare il libro dalla finestra o amarlo, ma poi ho deciso per la seconda ipotesi.
Come potrete immaginare anche qui non manca la poesia e le riflessioni importanti, in questo caso su come non potremo mai conoscere qualcuno fino in fondo, su come le persone possano sempre stupirci e su quanto ci sbagliamo se pensiamo che qualcuno sia esattamente come appare. L'animo umano ha mille misteri e angoli bui, e per quanto ci sforziamo non è detto che riusciremo mai a scorgervi pienamente all'interno o, se ci riusciamo, non è detto che ci piacerà quello che abbiamo trovato.

Smisi di salutare. La mia testa e la sua erano alla stessa altezza e si guardavano attraverso il vetro. Non ricordo come finì: se me ne tornai a letto o se fu lei ad andarsene. Nella mia testa non è mai finita. Siamo ancora lì che ci guardiamo, per sempre.

Come avrete letto nella trama Quentin ama Margo da sempre: vicini di casa, da bambini hanno ritrovato un uomo senza vita in un parco e forse da quel momento qualcosa nella ragazza è cambiato.
Fin da subito appare una persona particolare, profonda, scapestrata e senza regole; l'opposto di lui, che è invece un figlio modello e un ragazzo molto assennato e anche un po' ansioso. Con una personalità così lui non può fare a meno che amarla con tutto sè stesso. Ma la conoscerà davvero come crede e come vorrebbe?

Ballammo un altro po' il fox-trot, poi la canzone finì. Avanzai di un passo e le feci fare un casquét, proprio come ci avevano insegnato alla Scuola di Danza Crown. Margo alzò una gamba e si lasciò andare con tutto il suo peso. Forse si fidava di me, o forse voleva cadere.

Dal giorno dopo la scoperta, nonostante la vicinanza delle case, i due non hanno praticamente più contatti, anche perchè le diverse compagnie ed amicizie a scuola evidenziano quanto facciano parte di due mondi completamente diversi e i due hanno così finito per non parlarsi più.
Ma una sera Margo si ripresenta improvvisamente alla finestra di Quentin, trascinandolo in un'avventura notturna di vendetta ed atti "vandalici" in stile Margo, così che il ragazzo non può che seguirla in quella notte di follie fino al mattino.
Ma... se dopo ciò che hanno passato insieme Quentin pensava di essersi riavvicinato a lei... si sbagliava. Perchè il giorno dopo Margo scompare dalla città, ma stavolta non si tratta di una delle sue solite bravate, probabilmente è andata via per non tornare più... o peggio.

Voleva che riavvolgessi il filo, che trovassi il luogo in cui si era fermata e dove mi stava aspettando, che seguissi la pista delle briciole di pane. Tutta, fino a lei.

Scoprendo un giorno degli indizi segreti indirizzati a lui, Quentin comincia così la sua estenuante ricerca della ragazza accompagnato dai fedelissimi amici Radar e Ben, tra momenti di sconforto e passi avanti che li conducono sempre più vicini a Margo.
Il loro viaggio on the road nei capitoli finali è stata decisamente la parte che ho preferito, ma tutto il libro mi ha comunque fatta ridere, emozionare e riflettere su tante cose. E' un libro di ricerca, scoperta, riflessioni, amicizia, amore e coraggio di prendere in mano la propria vita per fare quello che ci dice il nostro cuore.
Inutile dire che ho avuto il cuore in gola e l'ansia fino alla fine. Grazie tante John.

Ognuno all'inizio è una nave inaffondabile. Poi ci succedono alcune cose: persone che si lasciano, che non ci amano, che non ci capiscono o che noi non capiamo, e ci perdiamo, sbagliamo, ci facciamo del male, gli uni agli altri. E lo scafo comincia a creparsi. E quando si rompe non c'è niente da fare, la fine è inevitabile. Però c'è un sacco di tempo tra quando le crepe iniziano a formarsi e quando andiamo a pezzi. Ed è solo in quei momenti che possiamo vederci, perchè vediamo fuori di noi dalle nostre fessure e dentro gli altri attraverso le loro. Una volta che lo scafo va in pezzi, però, la luce entra. Ed esce.

Assolutamente da leggere.

martedì 5 agosto 2014

Recensione: "Will ti presento Wll", di John Green & David Levithan

Will ti presento Will
Autrori: John Green & David Levithan
Editore: Piemme, collana Freeway
Pagine: 336
Cartaceo 16 € - ebook 6,99 €

Trama:
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più diversi, ma dal momento in cui i loro mondi collidono, le loro vite, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull’amicizia, l’amore e, soprattutto, su loro stessi.

Ringrazio infinitamente la Piemme per avermi inviato una copia di questo splendido romanzo!!
Se dovessi descrivere questo romanzo in una sola parola direi: unico.
Unico nei suoi personaggi, così profondi e complessi, unico nello stile di scrittura, molto scorrevole, coinvolgente e particolare, e per finire unico nella storia, così strana ed intensa che non so se riuscirò a rendervene un'idea.

Will Grayson è uno studente delle superiori che vive seguendo due regole: 1. fregarsene 2. stare zitto. Ha una sua precisa e strana visione della vita, come altrettanto strano è il suo migliore -ed unico- amico Tiny Cooper, un gigante buono, omosessuale dichiarato, con un carattere tanto forte che quasi mi aspettavo di vederlo uscire dalle pagine, e che non manca di farsi fa amare fin da subito.

Will Grayson invece, è un ragazzo con problemi di depressione, una visione della vita pessimistica e, mi sono resa conto fin dall'inizio, senza la minima fiducia nel prossimo. L'unica persona che sembra capace di comprenderlo e di superare le sue barriere è Isaac, ragazzo conosciuto in chat ma mai incontrato di persona, di cui è profondamente innamorato.

Dunque, cosa hanno in comune i due Will Grayson? Assolutamente niente. Come potrebbero  mai incontrarsi? Per una serie di coincidenze, come un appuntamento, un documento falso e un concerto mancato le loro vite entrano in contatto, e ciò che ne esce fuori è meraviglioso.
Non è una lettura "leggera", nel senso che tratta di argomenti importanti  e delicati come l'omofobia e l'omosessualità, la depressione e la solitudine, ma ovviamente anche l'amore e in larga misura anche l'amicizia, però il modo splendido in cui gli autori hanno reso questi temi ha fatto sì che sia risultato un libro assolutamente scorrevole e, a tratti, anche piuttosto esilarante. (umorismo stile Green, avete presente? ;-D)

Consiglio questo libro a chiunque abbia voglia di una lettura profonda ma scorrevolissima (in un giorno l'ho finito!), che vi lasci stampati in faccia tanti sorrisi, ma anche tanti spunti di riflessione! Impossibile non amare i due Will, così complessi, strani ed unici, per non parlare di Tiny, che risulta essere un pilastro fondamentale per la storia, quindi non vi resta che correre a conoscerli!!

"Forse c'è qualcosa che avete paura di dire, o qualcuno che avete paura di amare, o un posto in cui avete paura di andare. Farà male. Farà male perchè è importante. Ma io sono appena caduto e sono atterrato e sono ancora qui per dirvi che bisogna imparare ad amare la caduta. Perchè è tutta questione di cadere."


domenica 11 maggio 2014

Colpa delle stelle: il mio pensiero sul film!!

Buongiorno a tutti voi lettori!
Come forse chi ha letto il mio ultimo post sa già, questo sabato ho avuto la fortuna di partecipare alla premiere italiana esclusiva del film 'Colpa delle stelle', tratto dall'omonimo e famoso romanzo di John Green (ma chi ormai non lo conosce??).. è stato un evento organizzato dal Team World e dalla Fox che si è tenuto a Milano nel tardo pomeriggio.. per provare a partecipare bisognava semplicemente inviare una email e sperare di essere tra i fortunati selezionati alla visione in anteprima.. quindi non so dirvi la mia gioia quando mi è arrivata la loro risposta e la notizia che ero stata selezionata.. ho urlato come una pazza, ho iniziato a ridere e per fermarmi non ricordo nemmeno quanto mi ci è voluto.. per non parlare del fatto che qualche giorno dopo mi hanno riscritto dicendomi che alcuni avevano rinunciato e che quindi avrei potuto portare un'altra persona con me.. ho avuto la sensazione che la dea bendata avesse bevuto troppo e si fosse fermata a dormire fuori casa mia, rovesciandomi addosso un fiume di fortuna.. insomma, cose così non capitano spesso, e in ogni caso di solito non capitano a me, quindi vi lascio immaginare la mia gioia! Perciò io e mia sorella ci siamo fatte le benedette 4 ore (con ritardo quasi 5) di treno necessarie per arrivare a Milano e finalmente vedere il film...
...ma bando alle ciance inutili che so che non vi interessano!! Volete sapere cosa penso del film e com'è stato?? E io sono qui apposta per dirvelo (e in parte sfogare la mia frustrazione con qualcuno..)!

Dunque, non è facile esprimere a parole cosa sia stato questo film.. ma posso molto semplicemente dirvi che: la perfezione esiste.
Il cast? Shailene ed Ansel hanno portato in scena un'interpretazione magistrale: ogni sorriso, ogni lacrima, ogni espressione era vera, sentita e quasi bucava lo schermo da tanto era intensa.. tutti, e dico tutti i loro gesti e le loro battute mi sono arrivati al cuore e me lo hanno stretto in una morsa dall'inizio alla fine, lasciandomi ai titoli di coda con un senso in parte di appagamento ma in parte anche di vuoto. Esattamente lo stesso effetto che mi ha fatto il libro, proprio uguale: mi sono guardata intorno e mi sono chiesta "E adesso?". Vi aspettate lacrime, emozioni, sorrisi sia di gioia che di tristezza proprio come nel libro? Li troverete. In barba a chi dice che gli attori non erano adatti, secondo me non potevano sceglierne di migliori. Vedere per credere!

* QUI SOTTO PARLO DI UN PAIO DI SCENE CHE CI SONO E CHE NON CI SONO, QUINDI SE VOLETE VEDERE IL FILM SENZA SAPERE NULLA O NON AVETE LETTO IL LIBRO, VI CONSIGLIO DI NON LEGGERE IL PARAGRAFO CHE SEGUE *

venerdì 28 febbraio 2014

Recensione (che-non-è-una-vera-recensione): "Colpa delle stelle", di John Green

Colpa delle stelle (The fault in our stars)
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 360
Cartaceo 16,00 euro - ebook 11,99 euro

Trama:
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.



Nel titolo di questo post c’è scritto “Recensione”. Qui sopra c’è scritto “Recensione”. Una recensione è un testo che valuta un’opera letteraria, ne racconta i contenuti sintetizzandoli, i personaggi, ecc….

Ora: come posso scrivere una recensione di questo romanzo? La risposta è che non posso. E nemmeno voglio. 

Perchè a volte capita di trovare una storia e dei personaggi -potrei usare mille sinonimi di un aggettivo positivo- perfetti così come sono che uno ha paura che anche solo a parlarne possano in qualche modo sciuparsi. O che le proprie parole non siano sufficienti a raccontarli o non gli possano rendere giustizia nel modo appropriato. 
Questo è il caso.

Ed è proprio per questo che su questo romanzo dirò solo:

leggete la trama (in realtà potete anche non farlo, dato che non rispecchia assolutamente l’immensità di quello che andrete a leggere) e non fatevi buttare giù se il tema è tosto, non avete idea di che cosa è davvero questo libro.

procuratevi il libro o l’ebook o fatevelo prestare o come vi pare.

iniziate e finite di leggere. Non passerà molto dall’inizio alla fine della vostra lettura.

lasciate che Hazel e Gus entrino nel vostro cuore e si tatuino a fuoco nella vostra anima, perché è questo che succederà.

insomma, leggete perché ne varrà la pena.

Fatelo e basta.

Okay?

Okay.



Stelline puramente decorative. In realtà sarebbero di più,
ma il rating va solo da 1 a 5 quindi... 



lunedì 24 febbraio 2014

Chi ben comincia #2 - Colpa delle stelle


Chi ben comincia è una rubrica settimanale ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, che ha lo scopo di riportare l'incipit di un libro -già letto, in lettura o da leggere- che ci aiuterà a capire se la lettura potrebbe interessarci o meno.

Le regole da seguire:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Buon inizio settimana a tutti! Stavolta ho pescato dal kobo.. non ho proprio il coraggio di iniziare questo romanzo..... però allo stesso tempo lo voglio tanto leggere!!


Colpa delle stelle
John Green

Nel tardo inverno dei miei sedici anni mia madre ha deciso che ero depressa, presumibilmente perché non uscivo molto di casa, passavo un sacco di tempo a letto, rileggevo infinite volte lo stesso libro, mangiavo molto poco e dedicavo parecchio del mio abbondante tempo libero a pensare alla morte.
Sugli opuscoli che parlano di tumori o nei siti dedicati, tra gli effetti collaterali del cancro c’è sempre la depressione. In realtà la depressione non è un effetto collaterale del cancro. La depressione è un effetto collaterale del morire. (Anche il cancro è un effetto collaterale del morire. Quasi tutto lo è, a dire il vero.) Mia madre però si era convinta che avevo bisogno di nuove cure, così mi ha portato dal dottor Jim, il mio medico di base, il quale ha confermato che stavo sguazzando in una paralizzante e certo clinica depressione, e che perciò i miei farmaci dovevano essere rivisti e dovevo anche frequentare un gruppo di supporto. Il mio gruppo di supporto era composto da un cast mobile di personaggi in vari stadi di malessere indotto dal tumore. Perché il cast era mobile? Un effetto collaterale del morire.


Avete letto questo romanzo? Che ne pensate? Appena riuscirò a farmi coraggio lo leggerò!