Mi stupivo che gli altri mortali vivessero, se egli, amato da me come non avesse mai a morire, era morto; e più ancora, che io vivessi se era morto colui del quale ero un altro me stesso, mi stupivo. Bene fu definito da un tale il suo amico "la metà dell’anima sua". Io sentii che la mia anima e la sua erano state "un’anima sola in due corpi"; perciò la vita mi faceva orrore, poiché non volevo vivere a mezzo, e perciò forse temevo di morire, per non far morire del tutto chi avevo molto amato.
Sant'Agostino - Confessioni, Libro IV
mercoledì 14 agosto 2013
Confessioni
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