Gheler, l’esploratore – Il legame dei draghi
Serie: Gheler, l'esploratore #1
Autore: Antonio Polosa
Editore: Damster
Pagine: 172
Prezzo: ebook 2,99 €
Trama:
Adne è una Etne che vive nel Sialden, e il suo legame, il Ledah, la costringe a compiere passi indesiderati. Oltre a limitare i suoi sentimenti, questo finisce anche per guidarli. Quando le radici del suo albero trovano l'intreccio, Adne non riesce ad accettare l'unione forzata con un Etne che lei non conosce nemmeno e per questo decide di fuggire nella speranza di trovare la freccia di Asvelt, un legame di drago capace, secondo le leggende, di spezzare un legame. Gheler è un esploratore e un cacciatore di legami che si rivela essere il re degli Orghen e di tutte le montagne di fuoco nonostante appartenesse a un'altra razza. Le sue cicatrici e la sua spaventosa seconda forma nascondono un tragico e misterioso passato legato al suo odio e al suo desiderio di vendetta verso Onimea, uno degli ultimi draghi nobili del continente custode dell'unico legame capace di ucciderlo. Adeleo è il principe di Nuria ma non l'erede, un impero in continua espansione che non ha nessun legame con la natura. Quando salva Elden, una Elielan del mare di Selgo dalle grinfie del suo stesso popolo, prende in custodia il suo legame, una perla irregolare, e viene esiliato da tutti i domini di Nuria. Le loro strade s'intrecceranno e lasceranno una traccia indelebile nei cuori di ognuno, portando indirettamente le numerose razze ormai martoriate dalla guerra a un futuro e possibile nuovo modo di coesistere. Se un legame muore, brucia o viene distrutto, l'Etne, l'Elielan o l'Orghen muore.
Ho aspettato molto prima di leggere questo romanzo e sono stata felicissima di non essermelo perso! Devo ammettere che all’inizio ho dovuto fare attenzione a non confondermi, con tutti i nomi particolari e le varie storie dei diversi popoli, ma in poche pagine ero già teletrasportata in questo mondo fantasy così particolare ma che mi sembrava di conoscere da sempre.
Gli Etne sono quelli che mi hanno colpito maggiormente: un popolo legato agli alberi chiamati Ledah, vivono in simbiosi con la propria pianta, cosa che da una parte consente di vivere in pace e serenità, ma dall’altra impedisce di vivere liberi, di viaggiare, di provare ogni tipo di emozioni negative.
Gli Etne non conoscono egoismo, fame, freddo, odio, ma vivono nel loro bosco ed è proibito uscirne. Un bel problema per Adne, che desidera essere libera, anche di amare. Non accetta il legame perché è il Ledah a dirigere la sua vita e ad indicarne l’anima gemella.
Elden invece fa parte del popolo degli Elielan, che vive nel mare e nelle acque dei fiumi; il legame degli Elielan è la perla che portano con sé. Poi c’è Adeleo, principe Nuriano, ovvero umano, senza legame, ma che ne desidera uno. Lascio ovviamente il meglio per ultimo: Gheler. Di lui si sa poco o nulla, ogni informazione sul suo conto va sofferta, attesa, sospirata e bramata. Come si fa a non subire il fascino del mistero?
Personalmente ci sono cascata in pieno, lo adoro e lo seguirei in capo al mondo, nonostante sia scostante, burbero, di poche parole. Ma si sa che i personaggi misteriosi e un po’ oscuri nascondono qualcosa, e quel qualcosa devo assolutamente scoprirlo, sono certa che questa storia non mancherà di sorprendermi e sorprendere tutti i lettori.
La storia è ben scritta, forse troppo breve, perché finisce proprio quando cominciavo a non poterne fare più a meno, i personaggi sono caratterizzati in modo superbo, ben riconoscibili, con caratteri decisi. L’universo creato da Antonio Polosa è a dir poco unico, originale come non ne avevo mai letti, che si richiama forse alle classiche forme del fantasy, ma rielaborandole in un modo molto interessante ed attuale, sottolineando l’importanza dei legami sia tra gli uomini sia con la natura.
Tutti abbiamo bisogno di un legame, anche se a volte questo legame ci opprime e vogliamo sfuggirgli. Fortunatamente “Il legame dei draghi” è solo il primo di quella che spero sia una lunga serie.
Un mondo magico, viaggi lunghi e pericolosi, ognuno alla ricerca di qualcosa, tutti incatenati l’uno all’altro, in un intreccio che suppongo andrà ben oltre il legame: gli elementi per una saga avvincente ci sono tutti, ora non resta che gettarsi a capofitto in una nuova e bellissima avventura.
Gli Etne sono quelli che mi hanno colpito maggiormente: un popolo legato agli alberi chiamati Ledah, vivono in simbiosi con la propria pianta, cosa che da una parte consente di vivere in pace e serenità, ma dall’altra impedisce di vivere liberi, di viaggiare, di provare ogni tipo di emozioni negative.
Gli Etne non conoscono egoismo, fame, freddo, odio, ma vivono nel loro bosco ed è proibito uscirne. Un bel problema per Adne, che desidera essere libera, anche di amare. Non accetta il legame perché è il Ledah a dirigere la sua vita e ad indicarne l’anima gemella.
Elden invece fa parte del popolo degli Elielan, che vive nel mare e nelle acque dei fiumi; il legame degli Elielan è la perla che portano con sé. Poi c’è Adeleo, principe Nuriano, ovvero umano, senza legame, ma che ne desidera uno. Lascio ovviamente il meglio per ultimo: Gheler. Di lui si sa poco o nulla, ogni informazione sul suo conto va sofferta, attesa, sospirata e bramata. Come si fa a non subire il fascino del mistero?
Personalmente ci sono cascata in pieno, lo adoro e lo seguirei in capo al mondo, nonostante sia scostante, burbero, di poche parole. Ma si sa che i personaggi misteriosi e un po’ oscuri nascondono qualcosa, e quel qualcosa devo assolutamente scoprirlo, sono certa che questa storia non mancherà di sorprendermi e sorprendere tutti i lettori.
La storia è ben scritta, forse troppo breve, perché finisce proprio quando cominciavo a non poterne fare più a meno, i personaggi sono caratterizzati in modo superbo, ben riconoscibili, con caratteri decisi. L’universo creato da Antonio Polosa è a dir poco unico, originale come non ne avevo mai letti, che si richiama forse alle classiche forme del fantasy, ma rielaborandole in un modo molto interessante ed attuale, sottolineando l’importanza dei legami sia tra gli uomini sia con la natura.
Tutti abbiamo bisogno di un legame, anche se a volte questo legame ci opprime e vogliamo sfuggirgli. Fortunatamente “Il legame dei draghi” è solo il primo di quella che spero sia una lunga serie.
Un mondo magico, viaggi lunghi e pericolosi, ognuno alla ricerca di qualcosa, tutti incatenati l’uno all’altro, in un intreccio che suppongo andrà ben oltre il legame: gli elementi per una saga avvincente ci sono tutti, ora non resta che gettarsi a capofitto in una nuova e bellissima avventura.