giovedì 11 giugno 2015

Recensione: "Bunker Diary" di Kevin Brooks

Bunker Diary
Autore: Kevin Brooks
Editore: Piemme, collana Freeway
Pagine: 300
Prezzo: 15,00 € cartaceo

Trama:
Linus, sedici anni, insieme a quattro adulti e una ragazzina di nove, si trova intrappolato in un bunker, uno spazio claustrofobico da cui nessuno può fuggire. Sono stati rapiti da qualcuno che si è presentato loro ogni volta in modo diverso e non sanno perché sono stati scelti. Spiati da decine di telecamere e microfoni perfino in bagno, dovranno trovare un modo per sopravvivere. Bunker Diary è un incubo da vivere sulla propria pelle attraverso le pagine del diario di Linus, in un’escalation di umiliazioni, meccanismi perversi e violenza fisica e psicologica innescati “dall’uomo di sopra”…

Come iniziare una recensione non facile? Non facile perchè questo libro ha scatenato sentimenti contrastanti in me, ma non posso parlarvene pienamente perchè altrimenti farei spoiler..
Dunque iniziamo dal principio… Linus, ragazzino fuggito di casa che da qualche mese vive in strada, una sera per aiutare un cieco a caricare uno scatolone su un camion (tutto già molto sospetto…) finisce per essere rapito dall’uomo, che evidentemente cieco non è. Si risveglia in un luogo sconosciuto che consiste in: 6 camere da letto, 1 bagno, 1 cucina ed 1 corridoio nel quale c’è un ascensore, tramite il quale è stato portato lì. Dove si trova è perché? Forse per un riscatto da chiedere al padre? Fin dalle prime pagine si susseguono incessanti le domande e l’ansia del protagonista, che grazie alla maestria di Brooks emergono con facilità fino ad investire senza pietà chi legge. Impossibile non provare empatia per Linus, impossibile non porsi mille domande a ripetizione ed impossibile resistere alla tentazione di correre all’ultima pagina per vedere come finisce. (Io non l’ho fatto ed avendolo letto vi dico: non fatelo nemmeno voi!)
Dopo poco dall’inizio della misteriosa prigionia di Linus, altri sviluppi si succedono senza sosta, mantenendo sempre viva ed interessante (quanto inquietante) la storia: arrivano altre 5 persone, un giorno alla volta, così da raggiungere il numero delle stanze presenti nel misterioso luogo.
La convivenza forzata sarà tutt’altro che facile: caratteri ed esigenze diverse metteranno a dura prova la loro sopravvivenza già difficilissima, ma insieme loro 6 riusciranno a scoprire alcune cose, come richiedere il cibo, andare al bagno senza essere osservati e capire che si trovano rinchiusi in un bunker sotterraneo.
Ho detto osservati perché l’uomo “di sopra” osserva e monitora con attenzione i suoi prigionieri tramite telecamere posizionate in tutte le stanze ma “comunica” con loro solo attraverso l’ascensore comandato dall’alto: gli fornisce il cibo che richiedono, manda loro messaggi ambigui, nonché molto poco gradite sorprese. 
Ovviamente non mancheranno i tentativi di Linus &. co di fuga dal bunker, peccato che ad ogni loro esperimento (fallito o no che sia) seguirà una punizione dura…
Insomma, è stata una lettura molto psicologica, che va a fondo dell’animo del giovane Linus e fa sì che il lettore possa immedesimarsi alla perfezione con lui: ricordare il passato, provare impeti di rabbia, dolore, frustrazione, impotenza, ingegno e tutto ciò che un essere umano è in grado di sperimentare sotto pressione e in una situazione di pericolo costante. L’uomo di sopra lo osserva, lo sfida silenziosamente, mette alla prova il suo coraggio, portandolo sempre al limite di ogni situazione.
Riuscirà a gestire tutto ciò, convivere con persone non facili da gestire e farli uscire (possibilmente) tutti dal bunker?
Assegno 4 stelline piene a questa lettura che mi ha angosciata, incuriosita, stuzzicata, demoralizzata, incoraggiata e scoraggiata a ripetizione! Uno stile unico e trascinante che ha messo in luce alla perfezione la crudeltà umana ma anche il suo coraggio e sete di libertà.

4 commenti:

  1. Penso proprio che lo prenderò, quando non so, ma spero presto. Ho sempre amato questo genere di libri, resta solo la domanda: riuscirà ad affascinarmi fino alla fine?

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    1. Per me è stato proprio così, non sono riuscita a staccarmi finchè non ne ho visto la fine!

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  2. Ciao Alessandra:)
    Bella recensione!Anche io ho letto e recensito questo libro...mi è piaciuto moltissimo**

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