Eccoci all'appuntamento con la rubrica Teaser Tuesdays, ideata dal blog Should Be Reading!
Le semplici regole:
- Prendi il libro che stai leggendo;
- Aprilo ad una pagina a caso;
- Trascrivine un breve pezzo, facendo attenzione ad evitare eventuali spoilers;
- Riporta Titolo e Autore del libro.
Buongiorno a tutti!!! Come ve la passate? Mi sono accorta che era da tantissimo tempo che non pubblicavo un teaser del martedì, così oggi per farmi perdonare ecco a voi un bel pezzettone dalla mia attuale lettura: Requiem di Lauren Oliver!!
«Lena!» Il viso di Julian s’illumina, poi si rabbuia immediatamente appena si rende conto che non ho intenzione di avvicinarmi. L’ho portato qui con me, in questo luogo nuovo e sconosciuto, e adesso non ho niente da dargli.
«Siamo a posto» mi risponde Gordo. Ha una chioma rosso fiamma e, anche se non è più grande di Tack, ha la barba lunga fino a metà del petto. «Abbiamo quasi finito.»
Julian si raddrizza e si asciuga i palmi delle mani sul retro dei jeans. Esita, poi scende lungo la scarpata verso di me, infilandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. «Fa freddo» mi dice quando si trova a pochi passi da me. «Dovresti andare vicino al fuoco.»
«Sto benissimo» gli rispondo, però infilo le mani nelle maniche della giacca a vento. Il freddo è dentro di me. Sedermi accanto al fuoco non farà differenza. «Le tende sembrano messe bene.»
«Grazie. Credo di cominciare a capirci qualcosa.» Ma il suo sorriso è poco convinto.
Tre giorni: tre giorni di conversazioni stentate e di silenzio. So che si chiede cosa sia cambiato e se potremo tornare a com’eravamo prima. Capisco benissimo che gli sto facendo del male. Ci sono domande che si sta sforzando di non farmi, e cose che cerca di non dire. Mi vuole concedere tempo. È paziente e gentile.
«Sei carina con questa luce» mi dice.
«Mi sa che stai diventando cieco.» Volevo fare una battuta, ma la mia voce suona acida in mezzo a quel silenzio.
Julian scuote la testa, aggrottando la fronte, e distoglie lo sguardo. La foglia, giallo acceso, è ancora impigliata tra i suoi capelli, dietro l’orecchio. In quell’istante, vorrei disperatamente allungare una mano per toglierla, e passargli le dita tra i capelli e ridere con lui di quella foglia. «Siamo nelle Terre Selvagge» gli direi. «Te lo saresti mai immaginato?» E lui intreccerebbe le dita tra le mie e mi stringerebbe la mano. Mi direbbe: «Come farei senza di te?».
Eppure non riesco a muovermi. «Hai una foglia tra i capelli.»
«Una che?» Julian sembra sorpreso, come se l’avessi risvegliato da un sogno.
«Una foglia. Tra i capelli.»
Julian si passa una mano sulla testa, impaziente. «Lena, io…»
Bang.